Studi Culturali. 

La collana del CSC edita da ETS.

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Storia e storie capaci di intrecciare e attraversare saperi diversi; studi in grado di ripercorrere processi di concettualizzazione e di costruzione di categorie analitiche rilevanti. Itinerari che tentano di restituirci un senso del cambiamento culturale e della sensibilità collettiva; percorsi che attraversano forme diverse di comunicazione sociale e che elettivamente sostano sulle variegate figure dell’alterità, sugli anacronismi, sulle anomalie. Per queste vie ci incamminiamo.

collana edita da ETS e diretta da Alberto Mario Banti, Arnold I. Davidson, Vinzia Fiorino, Carlotta Sorba

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Le officine della follia. Il frenocomio di Volterra (1888-1978)

Vinzia Fiorino

Esperienza tutta novecentesca, il frenocomio – poi ospedale psichiatrico – di San Girolamo di Volterra è squisitamente connotato dalla terapia del lavoro: al suo interno si coltivava, si fabbricava, si produceva. Le officine, però, rappresentano anche una metafora: accaparrarsi fette sempre più importanti di un incredibile mercato, quello dei soggetti in esubero dei vari manicomi italiani. Mantenere alto il numero dei degenti era, infatti, una paradossale finalità della logica manicomiale del tempo. 

La ricerca si dipana attraverso un itinerario che interseca il profilo istituzionale con i modelli culturali che hanno legittimato aspetti e momenti importanti della vita dell’istituto: l’opera e le idee del direttore Luigi Scabia, la sua impresa «coloniale» in Libia, le nevrosi di guerra dei tanti soldati traumatizzati dal primo conflitto mondiale, le terapie da shock, la gestione dei «folli prosciolti» della sezione giudiziaria. La complessa e originale vicenda della dismissione dell’istituto ci spinge infine a un confronto con i valori della nostra umanità, mentre sullo sfondo resta il confine forte, anche se più sottile di altre realtà, tra la comunità e il suo manicomio.

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Carla Lonzi: la duplice radicalità. Dalla critica militante al femminismo di Rivolta

a cura di Lara Conte, Vinzia Fiorino, Vanessa Martini

Pagine: 176 Anno: 2011 ISBN: 9788846726995 Formato: cm.14x21Indice Introduzione Ordina

Pagine: 176
Anno: 2011
ISBN: 9788846726995
Formato: cm.14x21

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Figura cruciale per il rinnovamento della critica d'arte italiana degli anni Sessanta e personaggio di maggior spicco del femminismo - sia per la radicalità delle critiche avanzate ai sistemi di pensiero sia per le analisi di natura teorica - Carla Lonzi continua ancor oggi, attraverso i suoi scritti, a porre interrogativi cruciali e attuali: atto critico, rapporto col fatto artistico, soggettività, corpo, sessualità, aborto sono tra i temi-chiave più rilevanti della sua elaborazione teorica. NonostanteAutoritratto registri il punto d'arrivo della riflessione sulla critica d'arte, e Sputiamo su Hegel e La donna clitoridea e la donna vaginale aprano ad una nuova stagione di indagine sulla presa di coscienza femminista, alcune costruzioni teoriche sono comuni a questi due campi di analisi; esse non trovano giustificazione nel solo ambito in cui sono state concepite, ma attraversano - declinandosi in forme differenti - l'intero percorso intellettuale di Carla Lonzi.

Carla Lonzi nasce nel 1931 a Firenze dove si laurea in Storia dell'Arte con Roberto Longhi. Tra la fine degli anni '50 e i primi anni '60 inizia a collaborare con «L'Approdo», la Galleria Notizie e «Marcatrè». Dopo aver scritto Autoritratto (1969) eLa critica è potere (1970), abbandona la critica d'arte; con gli scritti Manifesto di Rivolta femminile (1970), Sputiamo su Hegel (1970) e La donna clitoridea e la donna vaginale (1971) si apre la sua stagione di militante e teorica del femminismo. Muore a Milano nel 1982.

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Il feticismo in amore

Alfred Binet
a cura di Paolo Savoia

Alfred Binet (1857-1911), considerato uno dei fondatori della psicologia scientifica, viene spesso menzionato dagli storici della psicologia come l'inventore del primo test per misurare l'intelligenza. Binet è stato però anche una figura molto importante, e molto poliedrica, dell'alienismo francese di fine secolo, occupandosi di tutti i temi centrali del periodo come l'ipnotismo, la sperimentazione, le personalità doppie e infine la sessualità e le perversioni sessuali.

Il feticismo in amore, pubblicato per la prima volta nel 1887 e mai tradotto in italiano, è un testo capitale nella storia della psicologia della sessualità; in esso compare una categoria ancora oggi ampiamente usata con lo stesso significato, ovvero quel feticismo che è definito come l'attrazione sessuale verso un oggetto o una parte del corpo dell'altro/a a esso/a legata. È stato proprio Binet a prendere questo concetto centrale del XIX secolo e ad applicarlo alla sfera della sessualità, assicurandogli così un radioso futuro. Il testo di Binet ha infatti inciso profondamente sul lavoro di Richard von Krafft-Ebing, di Havelock Ellis e di Sigmund Freud, fino alle ultime edizioni del DSM.

Pagine: 128 
Anno: 2011 
ISBN: 9788846729101 
Formato: cm.14x21
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Pagine: 128
Anno: 2011
ISBN: 9788846729101
Formato: cm.14x21

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