Che la storia non sia una “impaginazione cronologica di avvenimenti superficiali” lo scriveva già Lucien Febvre una vita fa. E aggiungeva che la storia si può e si deve fare “per mezzo di tutto quello che l’ingegnosità dello storico gli consente di utilizzare”. Lo storico francese avrebbe certamente apprezzato quanto è avvenuto negli ultimi anni: un allargamento consistente del territorio della conoscenza storica verso temi, soggetti, fonti e documentazione un tempo ben poco considerati.
Indagare la storia delle emozioni, della sessualità, degli immaginari, della cultura materiale e visuale, dell’entertainement e del suo ruolo anche politico, dell’ambiente e molto altro, significa dare profondità storica a un presente sempre più complesso e difficile da decifrare. Per discuterne gli autori de La Svolta culturale. Come è cambiata la pratica storiografica (Laterza 2021) incontrano storici e storiche dell’età contemporanea che negli ultimi anni hanno concentrato le loro ricerche su terreni di ricerca poco esplorati, affrontati con fonti, categorie e approcci innovativi.
13 ottobre - Alessio Petrizzo, Tatuaggi
27 ottobre - Laura Schettini, Prostituzione globale
17 novembre - Simona Troilo, Rovine
1 dicembre - Emmanuel Betta, Sessualità e politica
